La Chiesa dell'Oratorio è strettamente legata alla venuta dei Padri Filippini a Giarre. La loro presenza determina la istituzione e l'organizzazione della scuola secondaria con le cattedre di Umanità e Retorica, Grammatica e Filosofia, già sin dal 1763.
In un documento del 7 maggio 1781, viene invocata la decisione del Re del 12 febbraio 1768 relativa alla «sussistenza delle suddette Scuole contro l'astiosità dei Mascalesi e taluno di questo quarterio (Giarre) che vorrebbero distruggere le scuole volendo sacrificare tanti giovani che senza d'esse rimarranno nelle tenebre dell'ignoranza e marciranno nell'ozio, radice di tutti i vizi al loro privato indegno fine».
Nel contesto dello stesso documento viene richiamata l'opera svolta dai Padri di S. Filippo Neri, da poco arrivati a Giarre: «Purtroppo evidente, Signore eccellentissimo, s'è il vantaggio di questa città dapoiché, oltre la costumatezza coltivata, mercè le scuole, nella gioventù, quale si esercita in un venerabile Oratorio alle medesime spettante ed ad esse attaccate, molti si son provati innanzi alle scienze trovandosi allievi laureati in legge, in grado, di poter esercitarla in servizio o sollievo del pubblico, ed altri in corso della stessa professione. Molti ecclesiastici secolari di merito distinto nelle loro comunità vi sono professori di medicina e notai, ed insomma per il commodo, che vi trovano li giovani di apprendere nel loro paese le suddette 3 scienze iniziali e necessarie per tutte le altre di maggior cavato, si veggon fiorire nelle dottrine e allontanati dai vizi, rendersi utili alla Repubblica e rispettosi ai superiori.
Certamente, Mascali non guarda con simpatia il quartiere che si prepara a diventare un centro di studi e di scuola privata, ed in parecchie occasioni, tenta di soffocare sul nascere le varie istituzioni. E Giarre invoca l'aiuto del Re, denunciando la faziosità di Mascali: «E sul riflettere del pari, che l'abolizione delle medesime (scuole) nulla rileva al pubblico, ma soltanto profitta a pochi privati, per altro benestanti, che non soddisfatti ad abbastanza di quello (che) li ha somministrato la Provvidenza divina, famelici sempre di più, ed ingordi, sotto pretesto di elemosina, servigio di chiese ricchissime, ed altri mendicati titoli, si vorrebbero divorare tutto il civico patrimonio di questa povera città, e per operare ciò a man salva, amerebbero lasciare in una cieca ignoranza questa popolazione, per non aprire gli occhi alla luce e scoprire le loro magagne, vedere e conoscere le ingiustizie, ed oppressioni che li fanno soffrire».
Ma i tentativi di chiusura delle scuole lungo l'arco del Settecento non sortiscono l'effetto sperato da Mascali. La chiusura di tutte le scuole di Giarre da parte di Mascali, si avrà nel 1813, suscitando rancore e malcontento in tutta la popolazione.
Avvenuta la separazione tra Mascali e Giarre, l'Oratario dei Padri Filippini resta a lungo l'unica istituzione di scuola secondaria in grado di assicurare, attraverso la disponibilità dei Padri Filippini, una certa continuità e un notevole prestigio alla scuola. Infatti, i tentativi fatti dal Comune di istituire scuole pubbliche restavano inefficaci per mancanza di alunni. Per tal motivo, col tempo, incominciano ad incrinarsi i rapporti tra la municipalità e i Padri Filippini, ai quali, di volta in volta, saranno contestati una serie di atti che, a giudizio degli amministratori comunali, non sono rispondenti e alla finalità della Congregazione e alla serietà degli studi. L'ostruzionismo della Municipalità contro i Filippini trova la sua ragion d'essere nella volontà degli amministratori di Giarre di controllare i centri dell'informazione e della diffusione della cultura, data la ispirazione, prevalentemente liberal-massonica, dei consigli civici del tempo.
Fonte: http://www.comune.gi...Inserito da Alfredo Petralia
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