Un'antica tradizione, collegata con l'altra che fa dei Normanni - venuti in Sicilia intorno al 1061 - i difensori della cristianità contro gli Arabi, si tramanda, da secoli, sull'origine della Chiesa e del Pozzo, nel quartiere Santa Maria La Strada, del Comune di Giarre, tra il torrente Malogrado e quello della Trainara: «Verso l'anno 1080-81, dopo espugnata Taormina ed Aci, Ruggero si affrettò a far ritorno nelle Calabrie e in Puglia, chiamatovi di urgenza dal fratello Roberto, che erasi impegnato in una guerra in Oriente contro l'imperatore Alessio Commeno.
«Fu probabilmente in questa occorrenza che Ruggiero, seguìto da pochi cavalieri, per far quivi al più presto ritorno, scelse, l'antica via militare del versante orientale dell'Etna, ove erano in prevalenza i Siciliani. Volsi, secondo la costante tradizione - poiché le cronache di quei tempi ci sono avare di notizie - che in vicinanza del sito, ove oggi sorge il santuario, corresse il pericolo di cadere in un'imboscata tesagli dai Saraceni delle vicine torri di Malogrado o di Mascali, che ancora qua e colà in poco numero infestavano la Sicilia orientale, e che forse avevano avuto notizia del suo passaggio. Nell'imminenza del pericolo, temendo gli toccasse la stessa sorte di Ugone Gozzetta di Girgea, di lui genero, ucciso in un agguato ordinatogli dai Saraceni di Siracusa, presso le mura di Catania, invocò il potente ausilio della Celeste Regina col voto di quivi erigerle un santuario.
«Fatta che ebbe la fervida prece, si ode uno squillar di trombe e lo scalpitar d'una ferrata torma, e tosto appare come se movesse contro i Saraceni, un forte drappello di cavalieri armati, in candida uniforme.
«Gli Arabi, impauriti da quella vista, si ritirarono e gli lasciano libero il passo.
«Così Ruggiero potè proseguire il viaggio, e raggiungere felicemente Messina per recarsi di là del faro. Fu questa la causa che venne dato al Santuario, da lui eretto, ad eternare la memoria del divin prodigio, il nome di Santa Maria della Strada.
«...Penetratosi il Conte dei bisogni del piccolo tempio ed un popolo, che quivi si sarebbe adunato nei giorni della festività della Vergine Santa, e prevedendo che ivi sarebbe sorto un villaggio, come avvenne, vi fece scavare un pozzo, che, di generazione in generazione, è stato ed è chiamato il pozzo di Ruggiero».
Di generazione in generazione il pio racconto si è tramandato con fede e dovizia di particolari; e la gente si è affidata alla protezione di questa Madonna, che viene onorata e pregata come guida nel viaggio del tempo sulla terra e verso il cielo. Si tratta di una tradizione che fa parte integrante della cultura della popolazione di questo vasto territorio. Chi arriva pellegrino per la prima volta in questa Chiesa, così ricca di storia e di devozione, porterà per sempre con sé la certezza di avere ottenuto una grazia particolare per la sua vita celeste e per la strada da intraprendere. Ed ogni anno, nella seconda domenica di maggio, sentirà il bisogno di tornare, anche spiritualmente, alla Casa della Madonna della Strada per rinnovare il patto di fede e di amore.
Santa Maria della Strada è per questa plaga etnea il nome più invocato e più venerato.
La caratteristica della devozione è quella di superare i confini della vecchia Contea e di richiamare devoti provenienti dalla fascia litoranea da Giarre fino a Giardini.
Sicché, per la festa che si celebra in onore della Madonna nella seconda domenica di maggio, notevole è la partecipazione della gente.
Fonte: http://www.comune.gi...Inserito da Alfredo Petralia
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