Il cosiddetto Castello Platamone, o perlomeno ciò che ne resta, era l'antica dimora della famiglia Platamone, primi feudatari delle terre rosolinesi, che fungeva da fortezza difensiva dell'antico borgo. Di questo edificio chiamato dai rosolinesi "U Castieddu" ("Il Castello") oggi resta ben poco; del vecchio palazzo quattrocentesco e del suo borgo feudale, crollati a causa del terremoto del 1693 non rimase niente venendo così trasformato in palmento, acquisito poi dalla famiglia Nobile che qui vi fondò un'azienda olearia. Dell'antico castello possiamo comunque ammirare le rovine dell'antico borgo feudale (oggiinglobate nelle abitazioni di Via Consiglio) con quel che resta delle vecchie abitazioni dei feudatari e la in particolare la statuetta della "Madonna del Buon Consiglio" posta sulla parete di uno dei vecchi edifici feudali (si tratterebbe dell'antica Università di Rosolini). Dentro il palmento della famiglia Nobile, vi sono le rovine di una piccola ma interessante Basilica rupestre di epoca bizantina interamente scavata nella roccia e scoperta quasi casualmente. Dopo vari studi (effettuati tralaltro dal celebre archeologo Paolo Orsi, che studiò dettagliatamente le rovine antiche del siracusano e del ragusano) si capì che questo era un santuario rupestre a tre Navate ad arcate scavate nella roccia, in cui vi sono tracce di altari, nicchie votive e dell'Abside, ma soprattutto una tomba paleocristiana a baldacchino (di cui ne restano i basamenti e parte delle colonne) inglobata dentro le mura del palazzo feudale. Questa Basilica svolse infine funzione di Cappella del Castello Platamone ed era consacrata appunto alla "Madonna del Buon Consiglio".
Fonte: http://sudestsicilia...Inserito da Alfredo Petralia
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