Sulla collina di Montepiselli, in posizione dominante (160 s.l.m.) sorge l'imponente forte Gonzaga. Si tratta di una costruzione risalente alla metà del XVI secolo, periodo in cui l'intera struttura difensiva di Messina fu ampliata e rinforzata. Il suo nome si deve all'allora vicerè di Sicilia D. Ferrante Gonzaga. Edificato fuori dalla cinta muraria, la sua costruzione fu completa nel 1545 sotto la direzione del celebre architetto militare Antonio Ferramolino da Bergamo coadiuvato quasi certamente dal messinese Francesco Maurolico. Il forte fu costruito al termine di una strada che dai monti Peloritani giungeva presso le mura della città con lo scopo di difendere (insieme al vicino forte Castellaccio) gli accessi montani. Da questa collina era possibile inoltre un largo controllo sia sui monti che sulle acque dello stretto. In questi anni l'espansione dell'impero Ottomano dilagava in tutto il Mediterraneo e la Sicilia aveva quindi bisogno di difese adeguate. La politica di Carlo V si mosse perciò in questa direzione. Messina in particolare, vista la sua posizione sullo Stretto, ebbe un ruolo rilevante di piazzaforte oltre che di base navale per le spedizioni contro i Turchi. L'intera città venne fortificata con grande impiego di uomini e di materiali. Sorgono in questi anni oltre al Gonzaga, anche forte Castellaccio, forte SS.Salvatore, il baluardo di Don Blasco e tante altre opere di edilizia civile come il Grande Ospedale e l'acquedotto. Pochi anni dopo, la sconfitta dei Turchi nella battaglia di Lepanto(1571) rese certamente più tranquille le acque del Mediterraneo e in un certo senso limitò la funzione di forte Gonzaga tant'è che nel 1718 fu facilmente espugnato dalle truppe del Generale Luca Spinola che, in poco tempo, conquistò anche la Cittadella; ancora, durante i moti del 1848, il Gonzaga fu preso senza molta fatica dal popolo in rivolta. Oggi la fortezza si presenta ben conservata; fino al 1973 occupata dall'Esercito Italiano è divenuta in seguito proprietà del Comune. Il forte ha la forma di una stella irregolare ed è circondata da fossati. Superato l'ingresso si ha l'accesso a numerosi cunicoli; varie scale conducono ai piani superiori e alla terrazza sulla quale si trova una piccola cappella che presenta una iscrizione datata 1753 in cui si rende noto che questa chiesetta non godeva del diritto di asilo. Dalla terrazza si gode un bellissimo panorama sulla città e sullo Stretto, oltre che sui monti Peloritani, che chiarisce il ruolo di controllo a cui doveva assolvere il forte.
Fonte: http://www.comune.me...Inserito da Alfredo Petralia
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