L'Archimandritato del SS. Salvatore è la denominazione del Monastero del SS. Salvatore 'lingua phari' di Messina, importante cenobio del monachesimo italo-greco in Sicilia, assunta in seguito all'emanazione da parte del Re Ruggero II di Sicilia di un decreto del maggio del 1131 con il quale elevava il monastero a 'mandra' cioè 'Mater Monasteriorum' ovvero a capo di altri monasteri, e pertanto l'egumeno (abate) del monastero assumeva il titolo di Archimandrita del SS. Salvatore. L'Archimandritato assumeva una giurisdizione su oltre 60 monasteri di tradizione italo-greca situati in Sicilia e Calabria, grazie anche ad una dote di 35 tra parrocchie e monasteri concessi dall'Arcivescovo di Messina. Sin dalla sua fondazione, l'Archimandritato aveva il monastero e la chiesa in prossimità della falce del porto della città, nella penisola chiamata di San Ranieri; per la posizione strategica che l'Archimandritato assumeva nello Stretto di Messina, il Monastero era dotato di una propria flotta e di privilegi commerciali. La decadenza ebbe inizio nel periodo Angioino (XV sec.). Il monachesimo bizantino dell'Italia meridionale, ormai nel pieno scollamento con la tradizione greca, sottoposto a soppressione di monasteri e decremento di monaci, fu riformato da Papa Gregorio XIII, che decise di salvare l'eredità della spiritualità orientale. Il terremoto del 1908 distrusse completamente sia la Chiesa che il Monastero del SS. Salvatore, che dal 1866, in seguito alle leggi eversive e la soppressione dei beni ecclesiastici e il loro incameramento, erano stati soppressi e gli edifici erano stati destinati alla caserma della Guardia di Finanza. In seguito all'unificazione delle diocesi del 1883 e al terremoto, monsignor Angelo Paino, Arcivescovo e Archimandrita, nell'intento di restituire una nuova sede all'Archimandritato del Santissimo Salvatore, costruì nel 1929 la chiesa del Santissimo Salvatore con l'adiacente complesso dell'Oratorio salesiano, in una nuova zona della città. La Chiesa consacrata e dedicata, da monsignor Francesco Fasola nel 1964, è attualmente la concattedrale di Messina.
Fonte: http://it.wikipedia....Inserito da Alfredo Petralia
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