L'edificio si trova a sud - est della chiesa madre, in un piccolo spazio dell'omonima via del paese, insieme ad alcuni portali settecenteschi e durante il Medioevo veniva detto di san Nicolò. Si tratta di una chiesa già presente nel XIV secolo, e utilizzata come cappella sinecura, come testimoniano alcuni documenti degli anni 1390 - 1391. Secondo la tradizione era dedicata a san Nicola da Tolentino ed è forse ancor più antica della chiesa dell'Itria. Venne amministrata dal prete Antonio De Bona, che gestiva anche la parrocchia di San Giovanni de Puteo o Santa Caterina e la cappella sinecura di San Lorenzo, che si trovava dentro la chiesa di San Nicolò di Naro. La cappella di San Nicolò di Favara e quella di San Lorenzo di Naro, gli rendeva circa 6 fiorini d'oro l'anno. La struttura presenta all'esterno una semplice facciata barocca con un portale di ingresso a sesto acuto mentre all'interno è suddivisa in un'unica navata rettangolare. Nel 1584, era annesso alla chiesa un ospedale degli infermi, attivo fino al XVIII secolo. L'ospedale iniziò a nascere all'interno dell'edificio quando nel 1559, lo stato di Favara venne elevato al marchesato. L'ospedale veniva retto così da un procuratore, un vicario, uno o più deputati, uno o più rettori e da un detentore dei libri (bibliotecario). Contribuivano poi i cappellani, il sacrestano ed i medici. Nel 1768 la struttura subì alcuni lavori di ristrutturazione. Negli anni successivi non ci è dato sapere se l'ospedale abbia avuto periodi di inattività, questo per mancanza di documentazione che ne attesti ciò. Per certo si sa che l'ospedale cessò di operare intorno al 1890. Anticamente si pensava che nei pressi della chiesa si trovasse un tesoro nascosto, per tale motivo, in passato, qualcuno ha effettuato degli scavi senza però raggiungere alcun risultato.
Fonte: http://it.wikipedia....Inserito da Alfredo Petralia
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