Nel tardo Cinquecento la chiesa era intitolata anche a Santa Maria Annunziata, a Sant'Antonino del Carmine (di lu Carminu in lingua siciliana) e a Sant'Antonio da Padova. Ad amministrarla erano i francescani presenti a Favara già nel 1530. Il 4 giugno 1569 vi si stabilirono i carmelitani. Ciò lo dimostra il fatto che la chiesa verso la fine del Cinquecento continuò a chiamarsi di Sant'Antonio da Padova. Annesso alla chiesa vi era un convento che venne soppresso nel 1866 dallo stato italiano durante il periodo della confisca dei beni ecclesiastici. Rinnovata più volte nel corso dei secoli, la chiesa presenta ancora tracce della primitiva costruzione. La bella facciata in pietra calcarea è del 1810, mentre il campanile è di fattura settecentesca. All'interno si trova un altare dedicato a Sant'Antonio da Padova, attuale patrono della città di Favara. La chiesa e i locali del convento vennero ristrutturati nel 1890, quando il luogo divenne temporaneamente la Chiesa madre del paese.
Fonte: http://it.wikipedia....Inserito da Alfredo Petralia
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