Don Vincenzo Filingeri, Barone di Villafrati, Conte di San Marco di Alunzio e Principe di Mirto, fu colui che diede eccezionale impulso alla crescita del piccolo paese di Villafrati. Investito dei poteri di Barone, Conte e Principe il 6 aprile dell'anno 1725, alla morte del padre Giuseppe Filingeri. Nella sua lunga e proficua attività politica fu insignito di ambite onorificenze. Fu cavaliere di San Gennaro, Gentiluomo di Camera del Re Carlo III, Cavaliere del Toson d'Oro, Grande di Spagna di Prima Classe. Fu anche Deputato del Regno di Siciia e Ambasciatore presso il Re Ferdinando. Fu lui che fece costruire il nuovo quartiere "Castello" con il "Baglio", la nuova Chiesa Madre, dedicata alla SS. Trinità, il Palazzo degli Uffici (il vecchio municipio in piazza), le case che delimitano l'attuale perimetro della piazza e le numerose case rurali per i contadini.
La Chiesa della SS. Trinità ebbe inizio con la posa della prima pietra il giorno di Pentecoste dell'anno 1750. La costruzione della Chiesa a navata unica lunga metri venti e larga metri dieci fu ultimata nell'ottobre del 1765 e fu benedetta il 3 novembre 1765 da Padre Ignazio Travagliante del Monastero dei Padri Brasiliani di Mezzojuso. Vi fu solennemente trasportato il SS. Sacramento, con grande partecipazione di popolo e di forestieri il 4 gennaio del 1767. La nuova parrocchia fu dedicata alla SS. Trinità e alla Beata Vergine Immacolata. Fu arricchita di un Battistero con il fonte in pietra di Castronovo, con copertura in legno intagliato a forma di tabernacolo, le cui pareti interne ottimamente dipinte, raffigurano il Battesimo di Cristo, di un artistico organo a canne, di quattro matronei e di artistiche tele ad olio e statue (tra gli autori: Vinci Randazzo, Guastaferro, Corbella). L'interno è sobrio e solenne, maestosa la facciata in un barocco sereno e lineare.
A suggello di tutta la fabbrica della Chiesa Madre nel 1991 sono state collocate le ante bronzee della Porta che costituiscono l'ultima committenza artistica della Chiesa di Villafrati, che al tempo stesso non contraddice il valore storico della sua fondazione. Infatti, è una porta che racconta attraverso sei pannelli istoriati più due di basamento i motivi salienti della religiosità e della storia di Villafrati (opera dello scultore siciliano Biagio Governale).
Fonte: http://www.villafrat...Inserito da Alfredo Petralia
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