Il simulacro del Crocifisso, che qualcuno vorrebbe attribuire a fra Umile da Petralia, è una scultura in legno dipinto risalente alla fine del secolo XVII (1675-1699). La pregevole croce in legno intarsiato (altezza cm 203, larghezza cm 101) è opera di ebanisti villafratesi.
L'arrivo del simulacro del Crocifisso a Villafrati risale all'anno 1780. Secondo una famosa e antica leggenda tramandata dai villafratesi, tale statua veniva trasportata verso Castronovo di Sicilia su un carro trainato da buoi, i quali, stanchi per la fatica del viaggio, si fermarono davanti alla soglia della chiesa di Sant'Antonio da Padova -costruita al limite della trazzera Regia- e si rifiutarono di proseguire. Gli abitanti del paese rimasero colpiti dall'episodio, interpretato come un segno di predilezione del Signore, e non permisero che il simulacro fosse portato via.
Nel 1878 i villafratesi fecero costruire a loro spese una chiesa in onore del SS. Crocifisso, sorta probabilmente sulle rovine del preesistente edificio dedicato a Sant'Antonio da Padova.
Il simulacro del Crocifisso oggi si trova in buono stato di conservazione; grazie alle numerose e generose offerte dei fedeli sono stati finanziati due interventi di restauro -nel 1984 e nel 2006- eseguiti dal prof. Angelo Cristaudo di Acireale.
Il restauro del 1984 ha permesso di rilevare quattro precedenti interventi; inoltre è stata riportata alla luce l'originale statua in legno, che risultava ricoperta da uno spesso strato di gesso.
Nell'ultimo restauro è stato ripreso il lavoro eseguito nel 1984: grazie all'utilizzo di nuove tecniche sono stati asportati i colori e lo stucco ed i colori applicati negli interventi precedenti, riportando la statua alla tonalità cromatica originale. A seguito di un attento esame del particolare del livido procurato dalla corda stretta alle caviglie, tipico dello stile spagnolo di rappresentare il Crocifisso, il prof. Cristaudo, afferma che con esattezza, il simulacro è databile alla seconda metà del XVII secolo.
Fonte: LinkInserito da Alfredo Petralia