Il Tempio Superiore e la sua realizzazione.
Per la realizzazione del progetto del Santuario, auspicato dai Vescovi di Sicilia, fu indetto un concorso internazionale. Parteciparono 100 architetti di 17 nazioni. Vincitori del concorso furono due architetti francesi: Michel Andrault e Pierre Parat. Il tempio superiore, iniziato nel 1989, è stato inaugurato il 6 novembre 1994 da Sua Santità Giovanni Paolo II, invitato da S. E. Mons. Giuseppe Costanzo, Arcivescovo di Siracusa.
Il Santuario è alto circa 103 metri; 94,30 metri a partire dal piano di calpestio. Cappelle escluse, ha un diametro di 71,40 m. Ha una capienza di 11.000 posti in piedi e di circa 6.000 a sedere.
La forma è soggetta a varie interpretazioni. Gli architetti si proponevano di realizzare strutturalmente il concetto ed il senso di elevazione dell'umanità verso Dio. Infatti, la pianta con la sua circolarità vuole rappresentare l'umanità, che man mano, grazie all'innalzarsi dei costoloni e l'aumentare dell'intensità della luce, si protende verso Dio. Altri significati attribuiti alla sua forma sono quelli di: faro, identificabile con Maria che conduce verso il porto che è Gesù; tenda, entro la quale la Madre accoglie i suoi figli per condurli al Padre; lacrima che scende dall'alto.
L'immensa e solenne "aula", è pavimentata con marmi pregiati che riproducono una stella: Maria stella mattutina che annuncia il sole che sorge, Gesù.
IL PRESBITERIO
La circolarità dell'unico immenso ambiente trova unità e convergenza armonica, per lo sguardo del pellegrino, nel bianco del marmo (Lasa) su cui è posto l'altare, dietro il quale emerge la parete bianca anch'essa in marmo che ospita la teca, dai bordi d'argento, dentro cui è custodita la prodigiosa immagine della Madonna delle Lacrime
Sopra l'altare è posto il prezioso crocifisso del 1700.
L'altare è opera dello scultore Giancarlo Marchese; è di forma quadrata ed è composto da due parti.
La base, in bronzo, è costituita da quattro pannelli che riproducono alcune scene del libro dell'Apocalisse: il trono; la nuova Gerusalemme; l'agnello, e a destra, l'albero della vita; la colonna, e a destra, il rotolo.
La grande mensa è in pietra di Modica. Il bordo della mensa reca incisa una frase in greco: "Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei"(Ef 5,25).
L'opera di Marchese ha per titolo: "Nuovi cieli e nuova terra" perché si prefigge di esprimere la conclusione della storia e il ritorno di Gesù.
LE CAPPELLE
Nel Santuario vi sono 16 cappelle. Guardando l'altare, alla sinistra vi è la cappella del SS. Sacramento; alla destra la cappella in cui viene esposto alla venerazione dei fedeli il Reliquiario delle lacrime di Maria (domenica e giorni festivi). Accanto vi è la cappella dedicata a San Giuseppe, con statua lignea.
IL PORTONE
Il maestoso portone di ingresso interamente in bronzo, opera dello scultore Giacomo Albano, rappresenta la porta di un ovile e reca inciso in greco un versetto del Vangelo di Giovanni (10,9). Sulla parte esterna: "io sono la porta, se uno entrerà attraverso di me sarà salvo"; sulla parte interna: "entrerà e uscirà e troverà pascolo". Gesù è la porta che conduce al Padre.
IL CORONAMENTO DEL SANTUARIO
In cima al Santuario si può osservare, alloggiata nella raggiera, una statua della Madonna, in bronzo dorato, che riproduce per intero l'immagine del quadretto che ha pianto. È alta circa 3 m e pesa circa 600 Kg. Il progetto è di Francesco Caldarella. Maria è rappresentata con le braccia protese verso l'ingresso principale, come per accogliere i suoi figli nella casa del Padre.
Fonte: http://www.madonnade...Inserito da Alfredo Petralia
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