In via Mirabella, quasi di fronte al palazzo Abela-Danieli, si trova la chiesa di S. Tomrnaso, fatta costruire dal vescovo Lorenzo nel 1199. La severità dello stile normanno è evidente nel portale con ingresso murato in via Mirabella, mentre l'altro appare rimaneggiato. L'interno è a tre navate e sono pochi gli elementi originari rimasti per le successive trasformazioni. La chiesa, chiusa al culto, ed ora in fase di restauro, conservava nel suo interno il corpo del beato Andrea Xueres dei padri Predicatori, nato a Malta e morto a Siracusa il 25.12.1431. In un documento dell'Archivio di Stato si legge che il 27.4.1909 il sig. Michele Piazza chiese in enfiteusi il fabbricato e i locali annessi alla chiesa, che gli vennero negati perché l'autorità diocesana non intendeva chiudere al culto la chiesa. In un'altra nota del 24.10.1915 sempre presso l'Archivio di Stato, la Soprintendenza ai Monumenti di Siracusa illustra al Regio Economato di Palermo le opere abusive che insistevano ai confini della chiesa con la proprietà privata della sig.ra Failla vedova Musumeci, e cioè: un terrazzino in legno e ferro appoggiato alla cupola dell'abside, da cui sarebbe stato possibile scalare il tetto della chiesa. Il 17 settembre 1937 la parrocchia di S. Tommaso Apostolo è trasferita presso la chiesa del Pantheon.
Recentemente dal Ministero dei Beni culturali ed ambientali è stata dichiarata "Monumento nazionale"; ciò probabilmente ha risvegliato un nuovo interesse verso la chiesa, per la quale sono stati disposti dei restauri imposti precipuamente da improrogabili esigenze statiche.
E'una chiesa ad una navata con l'abside rivolta verso est secondo lo spirito della tradizione canonica. Le uniche strutture che hanno retto il peso dei secoli e che non sono andate distrutte sono l'abside ed il portale della parete settentrionale L'abside ha struttura semicircolare, che si ritrova anche all'esterno, con finestra a feritoia, tagliata nel settore centrale e coronamento di semicatino; è formata da pietre conce, di cui rimangono evidenti sopravvivenze nel cantonale nord-est ed attorno alla porta secondaria del lato di settentrione. Una sobria corniciatura la percorre in tutta la larghezza, chiudendo nelle sue linee una profonda finestra strombata che taglia l'abside, in pieno centro, all'altezza iniziale della calotta. L'abside e la navata, che ricevono luce moderata da quattro finestre strette e profonde, a feritoia, fanno acquisire alla chiesa quel carattere di grande semplicità ed austerità cui si era ispirata l'originaria costruzione.
Fonte: http://www.galleriar...Inserito da Alfredo Petralia
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