La bella Chiesa barocca facente parte del maestoso Convento dei Gesuiti (il più grande e monumentale del centro storico di Siracusa) è ubicata nel lato sinistro (per chi proviene da Piazza Duomo) della Via Saverio Landolina. Questa fastosa Chiesa, consacrato ai "Santi Giuseppe e Ignazio di Loyola" (quest'ultimo fondatore dell'Ordine dei Gesuiti), è considerata come la più grande di Ortigia assieme alla Cattedrale di "Santa Lucia". La Chiesa e all'attiguo Collegio vennero progettati nel 1635 presumibilmente da Giovanni Vermexio, ma a causa del terremoto dell'11 Gennaio 1693 gli architetti Pompeo Picherali e Rosario Gagliardi (colui che progettò e fece ricostruire buona parte degli edifici sacri in buona parte della Sicilia sud orientale) restaurarono questo monumentale complesso monastico. In quegli anni il Collegio dei Gesuiti di Siracusa ebbe una fama culturale piuttosto importante in tutta la Sicilia meridionale, fino a quando nel 1767 quest'ordine venne espulso da Siracusa dal regime borbonico fino al 1837. Dal 1860 il Collegio dei Gesuiti passò alle autorità governative di Siracusa, che lo fecero divenire prima sede del Tribunale cittadino, poi ufficio dell'esattoria e dei tributi, mentre la Chiesa è stata chiusa al culto. Oggigiorno sia la Chiesa, sia il Collegio stanno venendo giustamente restaurati, mentre la Cripta della Chiesa (raggiungibile dall'attigua Via del Collegio) ospita un'esposizione di pittura contemporanea.
La Chiesa presenta una bella facciata barocca posta su di un breve Sagrato delimitato da una splendida inferriata in ferro battuto e divisa in due ordini. L'ordine inferiore (quello più monumentale) è solcato da sei pilastri recanti eleganti capitelli corinzi. Al centro vi è uno stupendo portale inquadrato da due poderose colonne corinzie; esso è di forma rettangolare ed è caratterizzato da una splendida porta lignea. Sulla sommità del portale è possibile ammirare un bassorilievo che raffigura un volto fanciullesco circondato da ghirlande floreali. Ai lati del portale vi sono due colonne corinzie più piccole che sostengono uno splendido timpano spezzato che al centro reca lo stemma araldico che rappresenta l'Ordine dei Gesuiti sorretto da due "Angeli". I due portali laterali sono sempre di forma rettangolare, ma sono sormontati da timpani triangolari sopra cui vi sono poste delle eleganti nicchie sormontate da piccoli timpani spezzati di forma sempre triangolare.
Un'imponente trabeazione merlata (sostenuta dai pilastri e dalle colonne descritte poch'anzi) delimita l'ordine superiore della facciata, caratterizzato da un corpo privo di decorazioni barocche, che presenta però un'elegante finestra. Dal vicino quartiere della "Marina" è possibile ammirare anche l'imponente Abside della Chiesa con la sua cupola e l'austera parete del Collegio dei Gesuiti. L'interno della Chiesa è diviso in tre Navate disposte a "Croce Latina", decorate con stupendi stucchi barocchi e pavimentate con marmi pregiati; bisogna dire che anche le colonne che sostengono la volta sono in marmo. Qui possiamo ammirare uno splendido Coro ligneo, gli splendidi Altari barocchi delle Navate laterali, l'Altare Maggiore della Chiesa in marmo grigio con uno splendido paliotto argenteo, l'Altare consacrato a "Sant'Ignazio di Loyola" (opera degli scultori Domenico Battaglia e Giovanni Battista Marino) recante la splendida statua che raffigura il medesimo "Santo" (opera dello scultore palermitano Ignazio Marabitti) e infine i dipinti che raffigurano "San Francesco Saverio" (opera del 1714 dipinta dal pittore Antonio Madiona), "San Giuseppe", "Il Martirio di Santa Lucia" e "L'Ultima Cena" (opere di artisti ignoti"). Il Convento dei Gesuiti, che sorge dietro la Chiesa, è un sobrio ma grandioso edificio in stile barocco, che purtroppo non è possibile visitare per via dei restauri. Da ammirare il portale d'ingresso e le belle finestre. All'interno vi è un grandioso Chiostro. Sotto la Chiesa vi è una Cripta in cui venivano sepolti i Frati Gesuiti.
Fonte: http://www.antoniora...Inserito da Alfredo Petralia
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