La chiesa, già esistente, nell'anno 1566 fu restaurata per conto del gentiluomo milazzese Tommaso Leonte, il quale in seguito alle gravi ferite riportate durante una tempesta in mare, fu miracolato da San Papino apparsogli in sogno.
Nel 1618 la chiesa fu donata al padre Benigno da Genova, generale dei Minori dell'Osservanza, il quale inviò i primi padri Riformati, che iniziarono l'opera di costruzione del convento nel 1620, dedicando il tempio al martire orientale S. Papino.
Nel 1629 questo fu ulteriormente ampliato da Antonio Perdichizzi, facoltoso milazzese, come dimostrano molti scritti e lo stemma della famiglia posto sul piedistallo della pregevole custodia lignea.
Alla destra della chiesa, il convento, con un chiostro del XVII secolo formato da venti archi sostenuti da colonne in pietra arenaria. Originariamente il chiostro doveva essere un esempio di rara bellezza completamente decorato con affreschi ispirati alla vita di San Francesco ed ai Santi Francescani.
All'ingresso del convento, due preziosi affreschi raffiguranti scene della vita di San Francesco d'Assisi, opera di autore ignoto.
L' interno della chiesa presenta una ricca decorazione di affreschi del palermitano Salvatore Gregorietti.
Nella chiesa vi sono diverse tombe gentilizie marmoree, pregevoli opere settecentesche.
L' altare maggiore è caratterizzato da un bellissimo baldacchino ligneo e tipica custodia francescana.
Il baldacchino incornicia una preziosa tela settecentesca con la Madonna degli Angeli, San Papino ed altri Santi francescani, tela attribuita al pittore messinese Onofrio Gabrieli. L'architettura del baldacchino e della custodia sono opere di frà Lodovico Calascibetta da Petralia Sottana, ebanista del XVIII secolo.
Interessantissimo il secondo altare di destra dedicato al SS. Crocifisso (che lacrimò miracolosamente nel 1798) opera lignea (1632-33) di Frate Umile da Petralia.
Fonte: www.comune.milazzo.m...Inserito da Alfredo Petralia
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