Edificata nel XIV secolo sulle rovine di un antico tempio dedicato a Lucina, dea della fecondità, era originariamente a tre navate. A seguito del terremoto le navate laterali andarono distrutte per cui la Chiesa ci è pervenuta con la pianta attuale. La datazione è certa al periodo della dominazione Normanna per l'aquila normanna che sormonta la custodia in legno dell'altare maggiore. La facciata è stata restaurata agli inizi del '900 : a tre ordini, presenta un portale fiancheggiato da colonnine corinzie, che sostengono un timpano triangolare ; alle estremità del prospetto due pilastri su alti piedistalli. Nel secondo ordine una finestra sovrastata da una lunetta. Nel terzo ordine si nota un altorilievo raffigurante San Giorgio cavaliere, una balaustra e la cella campanaria ornata da quattro colonne corinzie. Ai lati due statue raffiguranti San Giacomo e San Giovanni Evangelista. Esternamente, sulla fiancata di destra, si possono ammirare due statue raffiguranti Sant'Anna con in braccio la Madonna bambina e San Giovanni Evangelista : si tratta certo di opere prelevate da Chiese abbandonate o distrutte che furono ivi collocate.
Molto ricco l'interno con ben 11 altari di cui tre nella Cappella maggiore : da destra si possono ammirare un quadro di San Cristoforo, un quadro raffigurante la 'buona morte' con un moribondo e San Michele che scaccia il demonio, un settecentesco quadro della Madonna protettrice della maternità, opera di Ignazio Sacco unitamente al dipinto che raffigura San Giovanni Evangelista.
Nell'abside si possono ammirare un quadro raffigurante San Francesco di Paola, a destra, e una statua secentesca di San Giacomo, a sinistra un altare barocco con un Crocefisso del 1500 e una statuetta raffigurante l'Eterno Padre affiancato da un gruppo di angeli, due dei quali tengono nelle mani i simboli della Passione.
Dall'altare centrale si può ammirare il magnifico dipinto su tavole della volta, eseguito nel 1754, con figure dei quattro Evangelisti agli angoli e figure celestiali al centro. Nella parte sinistra un quadro di Sant'Ignazio, uno della Trasfigurazione, un dipinto che raffigura l'apparizione di San Giacomo in battaglia e un quadro di San Sebastiano con altri Santi. Degni di attenzione il confessionale sovrastato da un pulpito, in stile gotico, e l'esterno dell'organo, opere lignee entrambe eseguite dal ragusano Nunzio Lissandrello nel 1888.
Fonte: http://www.ragusatur...Inserito da Alfredo Petralia
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