L'edificio nasce come mattatoio comunale intorno al 1870 per volere del Sindaco Gaspare Matrona. Rappresenta una testimonianza, abbastanza eloquente, della cultura industriale della seconda metà dell'ottocento, periodo nel quale, da grande borgo tardo medievale, il paese acquista nuova vitalità grazie ad una ripresa economica e culturale (miniere, mulini, teatro comunale). Di recente, esaurita la funzione per cui era nato e seguendo una politica di riuso dei manufatti industriali in disuso, sono stati realizzati lavori di ristrutturazione per destinare l'edificio ad antiquarium, museo etno-antropologico e biblioteca storica. L'ex mattatoio si affaccia sulla Piazza Fontana, nella zona più antica del paese che a tutt'oggi conserva l'originario tracciato tardo medievale, in cui si inseriscono episodi architettonici in prevalenza del XVIII e XIX secolo, senza alterare l'originario disegno urbanistico. Operando, nella ristrutturazione dell'edificio, sulla geometria esistente, l'interno è stato trasformato in uno spazio fluido e continuo dove ogni sala è destinata ad insiemi museografici unitari. Il progetto di trasformazione ha riguardato, anche, la parziale demolizione dell'ala sud-est così da rendere regolare la corte interna in cui è stata prevista una sala auditorium per cinquanta posti.
Fonte: http://www.comune.ra...Inserito da Alfredo Petralia
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