Chiesa e convento furono costruiti a spese della città verso la metà del 1500 per onorare una miracolosa immagine della Madonna, fin allora custodita in una chiesetta omonima ivi preesistente. La chiesa, al di là della piazza facciata adorna solo di un portaletto di stile manieristico, conserva tutt'ora le sue caratteristiche medio-rinascimentali, con il suo interno ad unica navata, pavimentato in pietra arenaria locale che ha sostituito le degradate maioliche di Caltagirone e ricoperto di un bel soffitto ligneo a cassettoni del '700.
Pantheon delle famiglie nobili della città, conserva alle pareti e nelle quattro cappelle laterali sarcofagi di ottima fattura degli inizi del '600.
Negli anni 70, la chiesa chiusa al culto per restauri, fu soggetta a numerosi furti ed atti vandalici.
I sarcofagi furono violati e profanati, arrecando un ingente danno al patrimonio artistico. Un sapiente restauro a restituito alla città queste pregevoli opere scultoree.
Altari ed archi di trionfo marmorei sono di maturo stile rinascimentale.
Sul primo altare a sinistra arcata marmorea di scuola gaginesca del 1612 e all'interno affresco su pietra della «Madonna delle Grazie» appartenente alla chiesa precedente; al centro un elegante arco santo di marmo pure secentesco, decorato di eleganti tarsie e sculture, immette nel presbiterio, con l'altare maggiore sormontato da un bel tabernacolo settecentesco di noce intagliato.
Il convento attiguo (oggi chiuso in attesa di restauri), una volta abitato dai Frati Minori di Santa Maria di Gesù, conserva un piccolo chiostro cinquecentesco con archi a tutto sesto poggianti su tozze polistili.
Fonte: http://www.comune.pi...Inserito da Alfredo Petralia
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