Già edificata nel 1423, la chiesa era dedicata al Santo carmelitano vissuto nel XIII secolo che gli ericini hanno da sempre considerato loro concittadino. La famiglia degli Abbati infatti, era tra le più importanti di Erice, e possedeva un palazzo indicato come la casa natale di Sant'Alberto. Nel 1568 un gruppo di nobili ericini istituì la Compagnia dei Bianchi così denominata dal colore dell'abito e la sede scelta fu proprio la chiesetta; questa compagnia assisteva materialmente i poveri e spiritualmente i condannati a morte. Nel corso del XVII secolo, anche con elemosine e con il contributo dell'Amministrazione della città, la chiesa fu rinnovata ed allargata.
Altri interventi vennero fatti verso la fine del XVIII secolo, quando gli interni ad unica navata, furono decorati con stucchi. Nel corso del XIX e del XX secolo a poco a poco la devozione verso il Santo si andò affievolendo e anche la Compagnia dei Bianchi cessò di esistere. La chiesa, infine abbandonata, dopo la seconda guerra mondiale, fu utilizzata saltuariamente per manifestazioni sociali, in seguito come laboratorio artigianale del tappeto ericino e infine come teatro. Recentemente è stata restaurata e riaperta al culto.
Fonte: http://ericelamontag...Inserito da Alfredo Petralia
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