Sorto sulla sommità di un imponente rilievo collinare e al centro dell'attuale impianto urbanistico, si erge maestoso il Santuario dedicato a Maria SS. di Custonaci. Nel luogo prescelto per la collocazione dell'immagine della Madonna arrivata dal mare, si presume esistesse già una cappella dedicata alla vergine Immacolata, posta vicino ad una preesistente torre di avvistamento. Dal primo ampliamento della cappella, che sembra risalire al 1565, fino a giungere ai primi del 1900, l'edificio ha attraversato varie fasi di trasformazione. Esternamente il santuario ha una forma tipicamente romanica, con facciata spiovente e con pareti esterne in tufo squadrato e portone in noce del 1842. Caratteristico è senza dubbio il sagrato e la scalinata che accede al santuario, con i suoi pianerottoli che arricchiti con ciottoli formano interessanti disegni geometrici.
La chiesa si sviluppa secondo una pianta a croce romana, con tre navate divise da colonne in muratura dipinte con effetti marmorei, in cui si alzano tre campate di archi a sesto acuto che richiamano perfettamente lo stile gotico.
L'illuminazione interna è data dal rosone e da finestre, che collocate nelle diverse navate filtrano la luce illuminandone perfettamente il suo interno.
Il pavimento è in mattoni di marmo collocati secondo un preciso disegno geometrico; il soffitto è dipinto in azzurro con stelle e diversi affreschi che raffigurano apostoli, santi della Sicilia e papi della chiesa.
L'altare è arricchito da una tribuna marmorea policroma risalente al 1700, realizzata con marmi locali intagliati ad opera di un ignoto autore. Posta in alto e al centro di questa è collocata la statua in marmo dell'Immacolata, anch'essa di ignoto autore, mentre opera di Pietro Calamela sono le statue in legno che rappresentano Sant'Alberto da Trapani e San Giuliano, in alto, e l'Abbondanza e la Sapienza, in basso.
Nel centro della tribuna è collocato il nobile quadro di Maria Santissima di Custonaci, una tavola in pioppo che dopo il restauro del 2004 ha riportato in vita i colori e le forme originali risalenti al 1471/1521.
Nelle pareti, sopra lo splendido coro ligneo, si trovano due affreschi di Domenico La Bruna del XVIII secolo, che rappresentano la nativita' di Gesù e la natività della Vergine Maria.
Di grande rilievo artistico sono le tele di Giuseppe Felici, poste negli altari laterali, raffigurano "Il Transito di San Giuseppe" e "San Pietro Nolasco". Non meno importanti sono le decorazioni pittoriche di Carlo Righetto: "L'arrivo del quadro della Madonna" e "Il trasporto al santuario".
L'aquila con ai piedi la scritta "Et ero custos" (E sarò custode), simbolo del paese di Custonaci,è posta al centro della navata centrale circondata dalle statue in gesso dei profeti Davide, Mosè, Isaia e Geremia, opere di Leonardo e Pietro Croce.
Annessa al santuario e visitabile in certi periodi dell'anno, la mostra d'arte sacra conserva l'insieme di argenti, ex-voto e oggetti sacri legati alla Madonna con il bambino.
Di importante bellezza artistica è sicuramente la cassa in legno per il trasporto del quadro della Madonna, opera di Carlo Peraino e di Giuseppe Loretta che risale al 1831; l'elegante cassa, sormontata da 5 angeli scolpiti e arricchita sui fianchi da una decorazione dorata, serviva a custodire il quadro della Madonna nei trasporti da Custonaci al monte Erice.
Un'attenzione in più va riservata all'edicola con Madonna in trono con il bambino, risalente agli inizi del XVI secolo, e alla tavola che raffigura la Madonna di Custonaci della bottega del Crescenzio del 1541.
Fonte: http://www.prolococu...Inserito da Alfredo Petralia
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