Il santuario interdiocesano della Beata Vergine Maria di Gulfi è un santuario mariano, si trova in corrispondenza dell'antico sito del paese, allora chiamato Gulfi, distrutto nel 1299 da Ruggero di Lauria. La chiesa nella forma attuale presenta campanile e facciata settecenteschi, opera di Benedetto Cultraro. L'interno, con cinque altari, fu decorato in stucco nel XIX secolo. Il santuario sembra sia stato eretto verso il IV secolo. Questa chiesa, secondo la tradizione, fu visitata da San Gregorio Magno, prima di essere eletto pontefice, quando fece visita ai monasteri da lui fondati in Sicilia ovvero in quello di Bruscello e Vizzini. Sostando a Gulfi e inginocchiatosi davanti l'altare della natività, pare abbia lasciato al fine l'impronta del ginocchio impressa sul gradino, che ancora oggi si conserva nel santuario a ricordo del fatto miracoloso e dove fu posta la seguente lapide: Super lapidem hunc ante Nativitatis aram, olim stratum, S.Gregorius PP. (ut antiquitus traditum est) genuflexit, quum templum hoc invisit. Nel 1550 vi fu fabbricato un conventino ad uso dei frati cappuccini ed in seguito vi si stabilirono, nel 1611 i padri Agostiniani e nel 1779 i padri Mercedari. Nel 1644, per volere del Re Filippo IV, fu ordinato di celebrarsi un real novenario in onore della Beata Maria e in quell'occasione la Vergine fu rieletta Patrona (1550) ed il simulacro fu trasportato nel centro abitato la domenica in Albis, tralasciando in secondo piano la festa del 15 agosto, come si praticava sin dall'origine dell'arrivo a Gulfi. Oltre alla grotta della Natività vi è sul lato esterno della chiesa una porta a sesto acuto con inciso sulla chiave la data e l'autore (1250). La statua fu arricchita nel 1775 da un artistico piedistallo in argento sbalzato, in bronzo e dorato opera dell'argentiere messinese S. Stagnitti e restaurato nel 2008.
Fonte: http://it.wikipedia....Inserito da Alfredo Petralia
Mostra / Nascondi