Le costruzioni in via Giulio Cesare sono state indagate a più riprese dal 1925 in poi. L'area era sede di edifici pubblici a carattere civile in epoca imperiale; ma parecchi indizi indicano che doveva rivestire la stessa funzione già in epoca ellenistico-romana (almeno dal II secolo a.C.). Nella fase principale, intorno alla seconda metà del II secolo d.C., vi era un ambiente di pianta rettangolare che si affacciava su un'area bordata da colonne; un edificio rimaneva sopraelevato di oltre un metro rispetto ad essa; a monte il complesso era delimitato da un muro di contenimento con un raffinato sistema di drenaggio per smaltire l'acqua piovana. A sud era un altro corpo di fabbrica dove è stato parzialmente messo in luce un ambiente con pavimento a mosaico, preceduto da un portico. Dal complesso proviene una impressionante serie di belle statue di marmo e un gran numero di iscrizioni; teste e corpi sono purtroppo scompagnati. La presenza di ritratti di imperatori e di componenti della famiglia imperiale indica che si tratta di un edificio pubblico con una chiara funzione di propaganda dinastica. Ma sono anche presenti statue-ritratto della famiglia del personaggio che finanziò il monumento. Un'iscrizione fa pensare alla sede di un collegio di Augustali (un sacerdozio del culto imperiale).
Inserito da Enzo Castiglione
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