Il foro siracusano oggi identificato con il termine "villini", è un'area verde di Siracusa che si trova tra il piazzale Marconi e l'asse stradale di Corso Umberto I. Anticamente era l'agorà cittadina e in epoca romana il foro. In epoca greca l'area divenne il punto di congiunzione tra l'isola di Ortigia e il quartiere Acradina e per questo diventò agorà forse per volontà di Gelone. Questa funzione rimase invariata anche nella successiva epoca romana quando furono costruiti altri edifici pubblici. Sino al 1910 l'area era una piazza d'armi, per poi essere trasformata in giardino pubblico grazie all'architetto Luigi Mauceri che inserì il nuovo progetto dell'aera nel piano regolatore. All'interno del giardino pubblico che chiude Corso Umberto I, nel lato settentrionale, sono ben visibili i resti di un portico di età imperiale, di cui sono state rialzate tre colonne in marmo, unica testimonianza diretta dell'antico foro. Sul lato meridionale è visibile un tratto della strada romana lastricata a basole che costituiva l'asse principale, tuttavia l'impianto originario dell'asse viario è di età arcaica, e recenti scavi ne hanno accertato la persistenza fino all'età bizantina. Sono inoltre presenti alcuni blocchi in pietra del bouleterion. In quest'area sono state ritrovate diverse statue in marmo oggi conservate al Museo Paolo Orsi. Cicerone ricorda i monumenti che nel 70 a.C. contornavano la piazza: magnifici portici, il bouleuterion, il pritaneo e il grandioso tempio eretto da Jerone II a Zeus Olimpio.
Fonte: http://it.wikipedia....Inserito da Alfredo Petralia
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