Nella zona delle falde, gli edifici delle scuderie borboniche, parzialmente restaurati e dal giugno 2002 adibiti a Museo dell'agricoltura dal Comune di Palermo, ospitano un'esposizione di cultura materiale contadina siciliana, ideata dall'Esperto d'arte Francesco Buffa che ha curato il restauro della facciata, raccoglie strumenti agricoli dell'Ottocento e dei primi del Novecento donati da Francesco Caldaronello primo Caporipartizione del Settore Verde e Giardini del Comune di Palermo. In origine l'edificio era denominato magazzino del sommacco dal nome di un arbusto che cresce spontaneo in quei luoghi anticamente utilizzato per la lavorazione delle pelli. L'edificio fu poi adibito a scuderie per volere di Maria Carolina moglie di Ferdinando.
Le torri borboniche
Comunemente denominati "Sparatori" fanno parte del complesso delle Ex Scuderie Reali. Si tratta di due manufatti architettonici di piccole dimensioni, di forma dodecagonale, realizzati in stile neogotico nel 1811 e sistemate ai due lati delle Ex Scuderie Reali, ognuna a circa 30 metri di distanza. In epoca borbonica svolgevano contemporaneamente numerose funzioni: custodivano le polveri da sparo, proteggevano le Scuderie da eventuali incursioni ostili, proteggevano il percorso di caccia (riservato a Ferdinando IV e ai suoi ospiti) che dal Parco della Favorita si estendeva fino alla Paludi di Mondello.
Fonte: https://it.wikipedia...Inserito da Alfredo Petralia
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