La struttura a pianta trapezoidale irregolare è dovuta alla necessità di seguire l'orografia del terreno. Sono presenti 8 torri quadrangolari, compresa quella Mastra Normanna, con cantonali in pietra lavica, le 4 torri angolari sono direzionate verso i 4 punti cardinali. La cinta muraria risale al periodo normanno, poi rimaneggiata in epoca sveva (lavori eseguiti da Riccardo da Lentini per volontà di Federico II di Svevia) e presenta sul prospetto nord una Porta ad arco ogivale in pietra calcarea e cornice in pietra lavica. In alto lo stemma in marmo spagnolo, apposto successivamente in quanto sono evidenti resti di un precedente stemma in pietra calcarea forse di epoca sveva. Di questo rimangono una cornice dentellata superiore e un angolo in alto a destra che sembrerebbe parte dell'ala destra dell'aquila, simbolo di Federico II. Sul lato Sud c'è traccia di un'altra porta, usata come uscita d'emergenza, rimane l'arco ogivale in pietra lavica.
LA CORTE - Il grande cortile quadrangolare presenta elementi di epoche diverse, ed ha al centro un'antica cisterna coperta con pozzo. L'ala Ovest presenta elementi di tre periodi diversi:
TORRE NORMANNA - La grande torre quadrangolare mediana del versante ovest, la parte più antica di tutto il Castello e la più elevata (17 m. circa), venne inserita nella cinta federiciana. Essa presenta una base a scarpa di età posteriore, che non supera i 10 m d'altezza e che la cinge dai quattro lati. Elementi caratterizzanti della torre sono: uso della pietra lavica in conci per la realizzazione dei cantoni, spigoli smussati alle aperture e decorazione orizzontale a spina di pesce con laterizi che segna la parte mediana di quella che doveva essere la struttura originaria; infatti nel '400 secolo per renderla meno vulnerabile all'artiglieria e per adattarla alle nuove armi da fuoco, fu abbassata quasi a livello delle mura di cinta federiciane.
SALA DEL CAMINO - La sala del camino, che probabilmente ospitò un'importante assemblea nel 1295, è di epoca sveva. A questa si accedeva tramite un selciato in mattoni posti a spina di pesce, alcuni scalini ed un atrio. La sala, illuminata da monofore, è divisa in tre campate da due archi a sesto acuto in pietra lavica. All'interno, una piccola porta ogivale, anch'essa con cornice in pietra lavica, introduce ad un secondo ambiente più piccolo, dominato da un grande arco a sesto acuto.
COMPLESSO ARAGONESE - Il complesso aragonese circonda quasi l'intero cortile; il piano inferiore, in origine, doveva probabilmente ospitare locali di servizio; al piano nobile si accedeva tramite la scala che si trova sul lato sud, o attraverso scale interne. I locali furono annessi alla sala del camino e resi comunicanti. La struttura fu notevolmente rimaneggiata quando divenne carcere. Nell'ala nord si trova la cappella carceraria dove probabilmente un tempo vi era una cappella dedicata a Santa Barbara.
Fonte: compagniadelcastello...Inserito da Alfio MONACO
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