La Chiesa della Fontana o "Dei Tre Santi" (consacrata anche a "San Mercurio Martire", un soldato romano la cui colpa era quella di aver difeso "Sant'Alfio" e i suoi Fratelli dal martirio), ubicata in Via Vittorio Emanuele II, %uFFFD stata ricostruita nei primi anni dell'800 su di un pozzo presso il quale sarebbero stati martirizzati i tre "Santi Patroni di Lentini Alfio Filadelfo e
Cirino".
Secondo alcune fonti storiche, dentro questo pozzo venne gettata la lingua di "Sant'Alfio" dopo che il tiranno di Lentini Tertullo gliela strappò a carne viva mediante delle tenaglie facendo così morire il giovane "Alfio" per dissanguamento.
La facciata neoclassica è caratterizzata da uno stile molto semplice e lineare ma allo stesso tempo elegante e fastoso. Il grande portale rettangolare è sormontato da un ampio timpano spezzato al cui centro vi è situata la finestrella centrale di forma rettangolare. L'elegante frontone triangolare reca nei propri vertici due pinnacoli a coppa e una semplice "Croce" in ferro battuto. Da notare il bel campanile sulla destra caratterizzato da pilastri scanalati a gradoni che sostengono la cella campanaria di forma arcuata sormontata da un piccolo frontone delimitato da
due piccoli pinnacoli a coppa. Tra il campanile e la facciata vi è infine una piccola porticina che funge da ingresso secondario alla chiesa.
All'interno la chiesa presenta un'unica ma ampia Navata caratterizzata da profonde arcate sulla sua volta decorate con stucchi e decorazioni geometriche scolpite a bassorilievo.
Sullo splendido Altare Maggiore marmoreo sono posizionate tre statue che raffigurano i "Tre Martiri Alfio Cirino e Filadelfo". Nelle pareti laterali della Navata possiamo ammirare il dipinto raffigurante il "Martirio dei Tre Santi" e la colonna che indica il luogo esatto in cui
vennero martirizzati i "Tre Fratelli" che durante i festeggiamenti viene adornato da Ex - voto in cera raffiguranti simbolicamente un "Miracolo" dei "Tre Martiri" ad una parte del corpo (nella foto sottostante possiamo notare una mano in cera a testimonianza che il miracolato aveva un male alla mano sanato dai "Tre Santi").
All'interno della Chiesa vi è il "Pozzo di Sant'Alfio" dove vi sarebbe stata gettata la lingua del "Santo", secondo la storia del Martirio dei "Tre Santi", la lingua di "Sant'Alfio" sarebbe stata gettata a terra con disprezzo dallo stesso Tertullo, il terreno a contatto con la lingua si sarebbe aperto creando una profonda voragine da cui sgorga tutt'ora dell'acqua potabile considerata miracolosa.
Durante tutto l'anno il livello dell'acqua è bassissimo, nei giorni della festa (9 - 10 - 11 Maggio) esso si innalza tutto in una volta tanto che quest'acqua viene raccolta agevolmente dai fedeli tramite secchi legati con delle corde. Questo avvenimento è chiamato "Miracolo dell'Acqua"
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