Il borgo di Carcaci sorge con lo ius populandi concesso a Gonsalvo Romeo Gioeni nel 1631 in un appezzamento appartenuto ai Romeo dal secolo precedente.
Si conosce un primo insediamento di natura militare intorno al 1061, quando si edificò una torre per la stanza dell'esercito destinato a conquistare Centorbi (Centuripe). I resti della torre probabilmente furono inglobati nel palazzo del barone di Carcaci, di fattura tardo secentesca.
La torre diviene feudo nel XIII secolo e nel 1453 viene concesso il primo titolo di Barone di Carcaci. Bisognerà però attendere il 1631 per vedere sorgere il borgo.
In seguito il feudo passerà ad un ramo dei Paternò Castello, che otterranno il titolo di Duca di Carcaci.
Il feudo diviene sotto i Paternò Castello un centro di produzione risicola e di altri prodotti alimentati dalle acque del Simeto convogliate da un preciso sistema idraulico.
Passato al Comune di Centuripe con la riforma amministrativa del 1819, dal 1952 al 1986 fu servito da una stazione della ferrovia Motta-Regalbuto per il trasporto delle arance.
Oggi, salvo poche residenze ancora abitate, si presenta come un villaggio fantasma, conservando il fascino dell'architettura rurale e coloniale secentesca.
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