Il territorio della Reitana, è noto sin dall'antichità per la cospicua presenza di benefiche acque provenienti da sorgenti anche sulfuree. A testimonianza del benessere portato dalle acque sulfuree c'è la presenza di un impianto termale di epoca romana costituito da due sale destinate a bagni coperte a volta, una leggermente più grande dell'altra. Nelle volte a botte di entrambe le sale sono presenti file parallele di fori di sfiato. L'aria calda generata nel prefurnium o addirittura proveniente già ad un alta temperatura dalla sorgente stessa circolava nell'ipocausto (zona sotto il pavimento) dove si allineavano pilastrini di mattoni anulari che sostenevano il pavimento soprastante, il vapore si diffondeva risalendo attraverso condotti incassati nelle pareti. I resti di un terzo vano costruito successivamente ai primi due sopravvivono solo nella parte bassa dei muri perimetrali. La struttura descritta apparterrebbe al III-IV secolo d. C. mentre il più antico dei ritrovamenti risalirebbe ad un periodo compreso tra il I sec a.C. e il I sec d.C. Nelle immediate vicinanze sono stati rinvenuti dei forni per la cottura di terracotte, resti di edifici e di templi, sempre risalenti al periodo imperiale romano. Molti reperti si possono ammirare nel museo archeologico regionale allestito nei pressi del sito archeologico.
Inserito da Mario Grasso
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