Valderice, 'La Valle Incantata' situata nel lembo più estremo della Sicilia occidentale, distesa all'ombra del Monte Erice, Valderice occupa un territorio che da un lato degrada dolcemente dalla collina verso il mar Mediterraneo, dall'altro si protende verso il retroterra collinare offrendo scenari dalle improvvise suggestioni. A oriente, disposte quasi a difesa dell'ampia vallata, svettano le cime di Monte Sparagio, Monte Inici e Montagna Grande. Di origini contadine, Valderice è stata nel passato ridente culla dell'agricoltura praticata nell'Agro ericino. Dalla Città sul Monte incominciarono a scendere contadini ed artigiani, chi per seguire da vicino i lavori della terra, chi per esercitare le diverse professioni, trovando a valle un clima più mite e salubre. Attorno alle sorgenti e lungo le vie di comunicazione sorsero i primi nuclei abitativi che, aggrumandosi secondo caratteristiche diverse e peculiari, diedero origine a quattro centri, che, staccandosi dal comune capoluogo, conseguirono nel secondo dopoguerra l'autonomia amministrativa: Custonaci (1948), Buseto Palizzolo (1950), S. Vito Lo Capo (1952) e Valderice(1955).
Il territorio valdericino, il più prossimo alla montagna, sorse dal mare nel periodo giurassico. Per un lungo tratto è bagnato dal mare, che, consentendo rapide comunicazioni, facilitò i commerci consentendo l'incontro tra le genti che popolavano i paesi rivieraschi.
Il mare assume colori che dall'azzurro più tenue trascolorano verso il blu intenso fino al cobalto, lambendo una costa frastagliata di calette rocciose e di spiagge dai fondali sabbiosi. Poi, un'insenatura più profonda: il golfo di Bonagia, nel quale insiste il porticciolo e l'omonimo borgo marinaro. Oggi il suo splendido marfaraggio è stato trasformato in albergo a cinque stelle dotato di ogni confort.
Bonagia custodisce la storia e la tradizione dei vecchi fasti di 'Tonnara Grande', una delle più grandi del Mediterraneo. Lungo la spiaggia si possono ancora ammirare le imbarcazioni di legno in disuso e le file di ancore, eloquenti testimoni del lavoro di un tempo, quando venivano utilizzate per fissare le reti che servivano alla pesca del tonno rosso.
Da Bonagia il territorio risale verso una collina di smeraldo che nei coltivi e nelle macchie arboree assume le tonalità più diverse: ora il verde argenteo degli uliveti, ora quello fulgido dei vigneti, ora quello punteggiato d'oro degli agrumeti. È in questo tessuto che si distende ' ridente e quieta ' la città, contornata dalle sue frazioni.
I visitatori definiscono Valderice, 'valle incantata ', 'balcone dai panorami emozionanti'. Grazie alla sua posizione privilegiata tra Trapani e Segesta, Valderice offre ampie vedute: guarda al mare, ai monti, alle ridenti colline, alla vetta dell'Erice 'gloriosa', abbraccia la costa fino agli spazi urbani di Trapani e alle saline. Con un colpo d'occhio lo sguardo spazia lungo la campagna per raggiungere le città di Alcamo, Marsala, Segesta, San Vito Lo Capo, sino alla Riserva dello Zingaro, ai faraglioni di Scopello e alle isole Egadi, che, in giornate di particolare luminosità, par quasi che si tocchino'.
In alcuni quartieri si respira un'atmosfera un po' rétro: San Marco, primo nucleo abitativo del territorio, conserva ancora intatti i vicoli a gradoni con basolato dal sapore antico. Passeggiando per le frazioni si possono scoprire i vecchi bagli e le cosiddette casine di delizia, ville nobiliari di indubbia bellezza architettonica, e le antiche chiese. Tra queste, il settecentesco Santuario dedicato a Nostra Signora della Misericordia, e la chiesa intitolata a Maria SS. della Purità, ricca di candidi stucchi.
Tra le costruzioni civili si notano il Molino Excelsior, oggi sede di un Museo della civiltà contadina e di un Centro di eccellenza della cultura gastronomica regionale e il Teatro all'aperto, capace di oltre mille posti, sede di importanti manifestazioni internazionali.
Patrizia D'Angelo e Giovanni A. Barraco
Fonte: www.comunevalderice....Inserito da Alfio MONACO
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