Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.
Scopri la Sicilia > Provincia di Agrigento > Santo Stefano Quisquina > Cosa vedere qui > Festa di San Calogero
avantiavanti
 1785 visualizzazioni

San Calogero a S. Stefano Quisquina si festeggia la sera del 17 e il 18 giugno. Dopo il Vespro il simulacro del Santo è portato a spalla dai fedeli dalla Chiesa Madre fino alla caratteristica chiesetta in cima al monte omonimo distante 3 km dal paese, preceduta da una lunga schiera di ragazzi che recano delle improvvisate fiaccole. All'arrivo in cima ai pellegrini viene offerto del pane benedetto di svariate forme, ricotta, patate bollite, uova sode e vino. I devoti pernottano sul pizzo ed al mattino seguente la processione ritorna in paese, dove continuano i festeggiamenti.
Il termine Calogero, di origine greca, significa "bel vecchio". L'uso di questo termine venne applicato in Oriente e nel Sud Italia ai monaci eremiti, che vennero chiamati così 'calogeri', pertanto alcuni studiosi pensano che il nome del santo eremita Calogero non fosse questo, ma bensì l'appellativo con cui veniva riconosciuto; altri studiosi comunque sono convinti che fosse proprio il suo nome. Secondo la tradizione, giacché mancano documentazioni certe, Calogero nacque verso il 466 a Calcedonia sul Bosforo, una cittadina dell'antica Tracia, che nel 46 d.C. divenne provincia romana e che poi seguì le sorti dell'impero bizantino; fin da bambino digiunava, pregava e studiava la Sacra Scrittura e secondo gli 'Atti' presi dall'antico Breviario siculo-gallicano, in uso in Sicilia dal IX secolo fino al XVI, egli giunse a Roma in pellegrinaggio, ricevendo dal papa Felice III (483-492), il permesso di vivere in solitudine in un luogo imprecisato. Qui egli ebbe una visione angelica o un'ispirazione celeste, che gli indicava di evangelizzare la Sicilia; tornato dal papa ottenne l'autorizzazione di recarsi nell'isola, con i compagni Filippo, Onofrio e Archileone, per liberare quel popolo dai demoni e dall'adorazione degli dei pagani. Calogero si fermò durante il viaggio a Lipari, nelle Isole Eolie, dove su invito degli abitanti si trattenne per qualche anno, predicando il Vangelo ed insegnando loro come ricevere i benefici per i loro malanni. In seguito ad altra visione, Calogero lasciò Lipari per sbarcare in Sicilia a Syac (Sciacca), chiamata dai romani 'Thermae' per i bagni termali; convertì gli abitanti e poi decise di cacciare per sempre "le potenze infernali" che regnavano sul vicino monte Kronios, consacrato al dio greco Kronos, che per i romani era il dio Saturno. Sul monte Giummariaro, altro nome derivante dagli arabi che lo chiamarono monte "delle Giummare", dalle palme nane che crescevano sui suoi fianchi e che poi prese il nome di Monte San Calogero, come oggi è conosciuto insieme al nome Cronio, il santo eremita prese ad abitare in grotte e spelonche e intimò ai demoni di lasciare quei luoghi. Gli 'Atti' dicono che il monte sussultò fra il fragore di urla e poi tutto si quietò in una pace di paradiso; Calogero si sistemò in una grotta adiacente a quelle vaporose, che come a Lipari. In detta grotta vi è murata sulla roccia, l'immagine in maiolica di s. Calogero, posta sopra un rustico altare, che si dice costruito da lui stesso; l'immagine è del 1545 e rappresenta l'eremita con la barba che tiene nella mano destra un libro e un ramo-bastone, ai suoi piedi vi è un fedele inginocchiato e una cerbiatta accasciata e ferita da una freccia. L'immagine si rifà ad un episodio degli ultimi suoi giorni, essendo ormai ultranovantenne, egli non riusciva più a cibarsi, per cui Dio gli mandò una cerva, che con il suo delicato latte lo alimentava; un giorno un cacciatore di nome Siero, scorgendo l'animale, prese l'arco e trafisse con una freccia la cerva, la quale riuscì a trascinarsi all'interno della grotta di Calogero, morendo fra le sue braccia. Il cacciatore pentito e piangente, riconobbe nel vegliardo colui che l'aveva battezzato anni prima, chiese perdono e Calogero lo portò nella vicina grotta vaporosa, dandogli istruzioni per le proprietà curative di quel vapore e delle acque che sgorgavano da quel monte. Il cacciatore Siero, divenuto suo discepolo, salì spesso sul monte a visitarlo, ma 40 giorni dopo l'uccisione della cerva, trovò il vecchio eremita morto, ancora in ginocchio davanti all'altare; secondo la tradizione era morto nella grotta fra il 17 e il 18 giugno 561 ed era vissuto in quel luogo per 35 anni. Diffusasi la notizia accorsero gli abitanti delle cittadine vicine, che lo seppellirono nella grotta stessa, poi trasferito in altra caverna di cui si è persa la memoria lungo i secoli. C'è da aggiungere che le reliquie del santo, secondo una tradizione, erano state successivamente trasferite in un monastero a tre km dalla grotta, nel 1490 furono traslate a Fragalà (Messina) dal monaco basiliano Urbano da Naso e poi nell'800 a Frazzanò (Messina), nella chiesa parrocchiale; qualche sua reliquia è custodita anche nel santuario di San Calogero, sorto vicino alla sua grotta sull'omonimo monte di Sciacca nel XVII secolo e che è meta di pellegrinaggi. Ad ogni modo S. Calogero è veneratissimo in tutta la Sicilia ed è onorato con suggestive processioni e celebrazioni, tipiche della religiosità intensa dei siciliani, quasi tutte si svolgono nel giorno della sua festa il 18 giugno.
Fonte: http://www.comune.sa...Inserito da Alfredo Petralia   
Mostra / Nascondi

+ Inserisci info
Foto

Foto  

+ Inserisci foto
Video

Video  

+ Inserisci video
Eventi

Eventi  

+ Inserisci evento
0
0
0
Cosa vedere vicino

Cosa vedere vicino  

Gli archi di Pasqua

 
Foto Archi di Pasqua S. Biagio Platani

Oratorio delle cinque piaghe (Chiesa di S. Francesco di Sales)

 

Madonna della Rocca (Alessandria della Rocca)

 


Scopri altre risorse
+ Inserisci risorsa
REGISTRA LA TUA STRUTTURA
REGISTRA LA TUA STRUTTURA
SU
ETNAPORTAL.IT
er le vie di Calascibetta

La Festa del SS. Crocifisso

 

Festa di Santa Rosalia

 

Festa di San Giuseppe e Maria Santissima di Cacciapensieri

 


Scopri altre risorse simili
ATTIVITA' COMMERCIALI NELLE VICINANZE

Dove dormire

Appartamento, Bed And Breakfast, Casa va...

LAMPEDUSA BEACH

a Lampedusa e Linosa, Agrigento - 202,5 km

La vacanza ideale per gruppi e famiglie Casa Vacanza, Appartmenti e Bed & Breakfast Lampedusa

Dove mangiare

Ristorante

RISTORANTE OPERA'

a Agrigento, Agrigento - 27,6 km

Ristorante pizzeria Bar con ampi locali e due splendide terrazze con vista mare e sulla Valle dei Te...

Servizi Commerciali

Scala dei turchi coast -
Artista, Cine-Fotografici, Corsi Fotogra...

STUDIO AUT

a Agrigento, Agrigento - 27,9 km

Good morning! If you're planning to get married in Italy and enjoy the breathtaking landscapes and r...

OffertaOfferte

PROMO SOLE

Disponibili  
99+

50,00 %

Made in Sicily

Reliquario
Artistico

Reliquario

500,00 / 1.00 unita

x
he