Venne costruita su una preesistente cappella rurale dell'inizio del XVII secolo, forse già dedicata a sant'Anna. Nel 1666, acquistata dai principi Filangeri insieme con una vicina "casina" - in seguito sostituita dalla villa Filangeri - assunse il ruolo di cappella di famiglia: i primi interventi d'ingrandimento iniziarono nel 1704 e terminarono nel 1756, con la consacrazione del 19 giugno 1763. Una seconda fase d'ingrandimento ebbe inizio nello stesso anno 1756 e si concluse nel 1785: la trasformazione fu radicale, tanto da rendere necessaria una seconda e definitiva consacrazione il 24 luglio, festività della titolare Sant'Anna. Con l'aggregazione alla basilica di San Giovanni in Laterano nel 1764, la chiesa acquisì il titolo di basilica con il privilegio di concedere indulgenze a chiunque la visitasse. Nel 1794 papa Pio VI donò le ossa del martire romano Sant'Agapeno alla basilica, reliquie ancora custodite nell'originaria teca in legno dorato e dipinto, posta tra le colonnine in marmo rosso dell'altare maggiore. All'inizio della prima fase dei lavori risale la navata ovale con quattro nicchie provviste di altari in marmi policromi, ispirata al barocco romano; soltanto in seguito si aggiunsero le due navate laterali e il presbiterio.
Di grande impatto scenografico la luminosa cupola a cassettoni ottagonali che ricopre la navata ovale, con l'oculo del lanternino - rivestito all'esterno con lastre di rame - circondato da un affresco con angeli che reggono un drappo con frange dorate. Affreschi della stessa epoca si trovano sopra gli archi del tamburo, con la rappresentazione delle otto Beatitudini. Attraverso un'articolata doppia scala a chiocciola che precede l'altare maggiore, protetta da una cancellata originale in ferro battuto di Antonio Campanella, si accede a una cripta circolare con tre altari alternati a quattro nicchie, affrescata sulla volta con putti e simboli araldico - religiosi. La sua funzione originaria era quella di custodire il tesoro di Sant'Anna e le reliquie di santi e martiri; dall'altare centrale, parte un cunicolo che si sviluppa lungo l'asse longitudinale della zona presbiterale, che termina nel pavimento dell'abside attraverso una griglia di ferro: perse la sua funzione di ventilare l'ambiente, in seguito alla costruzione del coro e dell'abside semicircolare nel 1785. Il prospetto principale, in tufo, innalzato nel 1771 su progetto di Antonio Interguglielmi, Giovan Battista Cascione Vaccarini (Palermo, 1729 - ivi, 1795 circa) e del conte Giovanni Filangeri di Santa Flavia (Palermo, ? - 1752), si presenta con tre portali d'ingresso, ripartito da colonne doriche alla base e da semicolonne ioniche al piano superiore, con al centro una serliana che accoglie il gruppo di Sant'Anna con Maria bambina in marmo bianco. Completano l'insieme i due campanili allineati agli ingressi laterali, con cuspidi barocche: quello di sinistra dotato di orologio meccanico, l'altro con una meridiana solare.
Fonte: http://it.wikipedia....Inserito da Alfredo Petralia
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