La Chiesa Madre dei SS Filippo e Giacomo sorge sulle vestigia dell'antica abazia basiliana. Secondo la tradizione, agli inizi della conquista normanna dell'isola il gran conte Ruggero d'Altavilla, avendo conseguito nella nostra zona una importantissima vittoria sugli arabi, fece costruire un monastero basiliano ed una chiesa dedicata al Santo Filippo d'Agira. Il nome di San Filippo viene riportato per la prima volta in un documento di donazione dell'anno 1088. Il monastero venne dotato di possedimenti vari e di diritti angarici per la riscossione della vigesima sulle coltivazioni; l'abate occupava in Parlamento, nel braccio ecclesiastico, un suo proprio posto. Nel 1208, per volere di Federico II di Svevia, unitamente alla chiesa di S.Lucia, fu sottratta alla giurisdizione del Vescovo di Patti e passava a far parte della nuova diocesi di S.Lucia dipendente unicamente dalla S.Sede : Prelatura Nullius . Nel 1355, Federico II d'Aragona la riconobbe come ente ecclesiastico di regio Patronato e la dotò di privilegi ed immunità. Data per rovinata nel 1542 (terremoto) fu parzialmente ricostruita alla fine del secolo ma subì nuovi gravissimi danni in seguito al terremoto del 1693. Una visita di Mons. De Ciocchis del 1742 descrive il cenobio come "in rovina per la sua antichità". Dal 1758 alla sua morte (1768) fu abate del monastero G.B.Vaccarini, il famoso architetto artefice della ricostruzione di Catania dopo il terremoto del 1693 e di numerose altre opere in Sicilia.
Dal Vaccarini venne l'idea ed il progetto originario (?) della ricostruzione della chiesa abaziale perpendicolare a quella esistente e comunicante con quest'ultima utilizzando parte dell'antica abside. L'opera fu completata dal successore Don Domenico Gargallo. Tra il 1883 ed il 1887 fu realizzato il campanile ed ampliata la chiesa con la nuova abside. L'attuale prospetto, per analogia con numerosi simili in provincia fatti realizzare dal Vescovo mons. Paino, risale ai primi anni del XX sec. La chiesa oltre all'antica statua lignea di S. Filippo d'Agira (XVIII sec.), che proviene dalla preesistente chiesa abbaziale, custodisce quella della Pietà (1964), della Madonna di Lourdes (1938), di S. Giuseppe artigiano, della Madonna del Carmelo (sec. XVIII %u2013 venerata come patrona e protettrice dell'intero paese di San Filippo del Mela) e del Sacro Cuore di Gesù (1933). All'entrata della chiesa, sulla destra è posto un bel fonte battesimale in marmo (1935). Dietro l'altare maggiore, sulla parete dell'abside, si ammira una grande tela che raffigura la Vergine col Bambino e gli Apostoli Filippo e Giacomo (sec XVIII), nel saloncino parrocchiale attiguo si trova un dipinto che rappresenta il Primato di Pietro (sec. XIX).
Recentemente la crescente devozione francescana ha "portato" le statue di S.Francesco e S.Chiara d'Assisi e S. Pio da Pietralcina.
Fonte: http://www.parrocchi...Inserito da Alfredo Petralia
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