Piazza Armerina, con i suoi dintorni, conobbe il periodo più splendido per la sua architettura tra il 1700 ed il 1800. Molte famiglie locali, come quella dei Trigona, godevano di un rapporto privilegiato con la Dinastia borbonica. Il feudo del Casale apparteneva, sin dal medioevo, alla famiglia Cammarata Bonifacio. Dalla fine del '700 nuove consuetudini e rapporti sociali portarono alla costruzione di nuove ville che venivano ubicate, come le masserie di impronta medievale, in siti ricchi d'acqua e confinanti con le vie di comunicazione più importanti.
Negli spazi limitrofi si mettevano a dimora piante come cipressi, querce, carrubi, palme, olmi, magnolie, tigli, allori, pitosfori e vari alberi da frutto. Tale impianto arboreo era funzionale a garantire, in ogni mese dell'anno, fiori e profumi intorno alla casa e a favorire lo stanziamento di uccelli di tutte le specie.
La villa Cammarata, a mezzacosta sulla vallata del Casale, fu edificata secondo questi criteri e costruita con pietra calcarea reperita in loco. In tal modo il suo colore si integra perfettamente con il paesaggio. La villa è al riparo dai venti perché protetta dalle colline circostanti e, esposta a mezzogiorno, è illuminata dal sole dal mattino fino alla sera. Il territorio ricco di sorgive si presta a fornire acqua, che giunge per caduta sino all'interno della casa.
I criteri per la scelta del sito e la costruzione della villa Cammarata, sono identici a quelli applicati dai Romani quando preferirono il fondovalle per situare l'attuale Villa del Casale.
Edificata come luogo di villeggiatura, data la vicinanza al centro abitato, la villa fu scelta come dimora ospitale, essendo agevolmente raggiungibile, da Ferdinando IV di Borbone, in occasione della sua visita alla città di Piazza Armerina divenuta sottoindendenza di Caltanissetta.
Sin dai primi ambienti della Villa si avverte e si respira quel gusto romantico per il meraviglioso e per l'antico, ricercato dai viaggiatori del Grand Tour in Sicilia, attratti dal fascino dell'archeologia classica che in quel periodo pervadeva l'Europa, contemporaneo alla nascita di quelle grandi collezioni d'arte greca e romana che arricchirono i più importanti musei del tempo.
Fonte: http://www.villadell...Inserito da Alfredo Petralia
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