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PercorsiAgira: dai racconti di Diodoro Siculo alla 'Cassatella', lungo un percorso di 30.000 anni

Un percorso, che attraversando la storia, oggi ci permette di ammirare le testimonianze rimaste, che vanno dall'architettura alle antiche tradizioni del carnevale agirino, della festa del patrono San Filippo di Agira, del presepe vivente, e dei piccoli e caratteristici presepi dei 'catoi'. Una visita al quartiere arabo è d'obbligo. Famosa la cassatella di Agira. Se durante il percorso vi imbattete in venditori ambulanti, comprate tranquillamente il pane agirino. Area Sosta per Camper salendo per il centro storico troverete le indicazioni.
Coppie    Famiglie    Giovani    Scuole   

Luoghi e risorse da visitare

Arrivando all'Abbazia di San Filippo d'Agira, e parcheggiando nei pressi, si può decidere di continuare con la propria vettura e cercare posteggi lungo il percorso oppure cominciare la scarpinata/arrampicata del percorso, che per la notevole lunghezza ed altimetria è consigliato per camminatori allenati. Per piccoli gruppi la Pro Loco di Agira fornirà assistenza e accompagnamento per gli spostamenti, oppure per gruppi numerosi, si possono noleggiare dei piccoli pullman. Per Informazioni e modulazioni personalizzate del percorso tel. 331 46 51 238 mail Info@sicilyit.it

Abbazia di San Filippo d'Agira (Santa Maria Latina di Gerusalemme)

Reale Abbazia di San Filippo d'Agira (Santa Maria Latina di Gerusalemme)

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Nessun numero
1 ora

Sorto sul tempio di Gerione, il monastero fu fondato, secondo la tradizione, dal patrono San Filippo. Fino al X secolo rivestì un ruolo importante in Sicilia, perché era un luogo di formazione religiosa, in seno al monachesimo basiliano, dei monaci cosiddetti santi e, per questo, meta di numerosi ...

Dopo la visita alla Reale Abbazia, per i cultori di antichi manoscritti, a pochi passi, su via Largo Fiera 74, si trova la biblioteca che conserva testi di grande valore storico, le 'Cinquecentine' . Proseguendo nel percorso, prima di giungere alla Chiesa di Sant'Antonio, superata Piazza Fedele e proseguendo per via Roma vi è una piccola edicola, chiamata la 'Pietra di San Filippo' importante luogo votivo, proseguendo, sulla sinista, si incontra lo storico palazzo del barone Zuccaro Cuticchi (ove dimorarono Vittorio Amedeo di Savoia, l'abate Balsamo, lord Bentinck e Giuseppe Garibaldi).

Chiesa di Sant' Antonio da Padova

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45 minuti

Costruita nel 1505 come piccola chiesetta dedicata a S. Maria Vergine, fu ristrutturata nel 1567 è dedicata a S. Antonio di Padova, Nel 1680 fu innalzato il campanile. La facciata e della seconda metà del 700. Sempre alla fine del 700 l'interno fu interamente rifatto nelle forme attuali e si inizi...

Dopo la visita alla Chiesa, (si consiglia una sosta nei bar della piazza) proseguendo su via V. Emanuele, si può ammirare l'edificio Comunale, e costeggiandolo si imbocca la via Diodorea fino a giungere, sulla destra alla discesa Rosselli che offre la visione della chiesa di S. Agostino, della chiesa di S. Pietro e dell'ex oratorio di San Giacomo, e imboccato Largo Plebiscito si giunge al Quartiere Arabo Rocche.

Agira, il quartiere arabo

Quartiere Arabo (Rocche)

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1 ora

Il quartiere di Agira, compreso all'incirca tra la via Diodorea e la via Raddusa, è caratterizzato da un tessuto urbanistico arabo, con la tipica articolazione delle strade nei tipi fondamentali: shàri (strada principale, pubblica), durub (strada secondaria, senza uscita ma con un notevole articol...

Casa Museo d'Arte Contadina

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30 minuti

La valorizzazione del quartiere arabo, tenendo conto anche del recente passato, ha raccolto oggetti e attrezzi d'arte e cultura contadina, dando vita ad una casa 'la casa museo d'arte contadina' dove sono raccolti questi oggetti per dar modo ai visitatori di poter osservare e apprezzare il valore c...

L'Associazione 'Quartiere Rocche' dà la possibilità ai visitatori, con un preavviso di una settimana, di vivere un'esperienza unica attraverso la preparazione 'partecipata' dei maccheroni con una tecnica antichissima, che si tramanda da innumerevoli generazioni. Dopo la preparazione seguirà la degustazione con sughi preparati con grande maestria dalle Signore dell'associazione . Altra esperienza possibile è quella della preparazione e degustazione del dolce tipico di Agira le cassatelle. Per prenotare l'esperienza culinaria contattare l'Associazione al cell. 333 90 64 326.

Ritornando su Via Diodorea si prosegue per Piazza Immacolata dove si erge maestosa la Chiesa di Santa Margherita.

Chiesa di Santa Margherita

Chiesa di Santa Margherita

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30 minuti

Un'antica tradizione, sulla cui attendibilità gli studiosi non sono concordi, vuole che la Chiesa sia stata edificata sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Ercole, il cui culto ad Agira nell'antichità era molto diffuso. Quasi certo è, invece, che in questo luogo in epoca bizantina esisteva...

Dopo la visita alla chiesa, continuando la salita su via Bellini, si può ammirare il complesso e grandioso edificio di culto dalla prospettiva dell'abside, per proseguire poi verso il castello seguendo le indicazioni e ammirando il mutare del paesaggio lungo l'inerpicarsi del percorso e se siete fortunati all'incontro di pecore al pascolo per carpire immagini uniche.

Veduta con lo sfondo delle campagne

Il Castello di Agira

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45 minuti

Nel periodo sicano forse esisteva già il Palazzo sulla cima del monte Teja (poi divenuto Castello), nel quale abitavano i Capi dei primi Agiri e nel quale abitarono successivamente i principi-tiranni siculi. Oltre al Castello si narra esistesse una fortificazione muraria munita di porta ciclopica. ...

Dopo la visita al castello si ritorna sui propri passi e si giunge fino al belvedere (Piazza Roma). Per ammirare la città dall'alto, per continuare la visita alla preziosa Chiesa del SS. Salvatore.

Particolare facciata

Collegiata del SS. Salvatore

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30 minuti

La chiesa del SS. Salvatore sorge, come scrive lo storico agirino Bonaventura Attardi, ove nei tempi antichi situata fu la nostra patria, cioè nel nucleo dell'originario insediamento della città di Agira. E' sita, infatti, in uno dei quartieri più antichi sotto il monte occupato dal Castello, pro...

Superando e costeggiando la Chiesa si procede verso, i resti delle mura del castello, la torre di San Nicola dove ammirare ancora paesaggi mozzafiato e proseguendo giungere fino alla chiesa di Santa Maria Maggiore e al Museo di Cultura Materiale. Nella strada del ritorno, passando di nuovo per la torre di San Nicola, se l'orario è consono, si può assistere ad un tramonto che raccoglie in una immagine il lago di Pozzillo, Regalbuto e l'Etna, come chiedere di più.

 I VOSTRI COMMENTI

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carmela bottino 27/10/2014 09:19
Al di là delle bellezze del luogo, con le sue tante chiese, il quartiere arabo e l'incantevole tramonto, con un Etna innevato e avvolto da una calda luce rosata, siamo stati per tutto il percorso "coccolati" dalla presenza della Dott.ssa Maria Vaccaro, che, insieme a Mario e Danilo, con tanta passione ed entusiasmo, ha voluto farci scoprire i luoghi più belli di Agira.... e anche quelli più buoni (cassatelle, infasciatelli e cucciddati).
Grazie Etnaportal.
Carmela e company.

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