Il Castello di Punta Troia è uno dei monumenti più antichi di Marettimo. Originariamente era una torre saracena. Attorno al 1140 Ruggero II, re di Sicilia, trasformò la torre in un vero castello. Il sito nel tempo è stato anche un rifugio di pirati e corsari. Con la Rivoluzione francese il "Real Castello del Maretimo" divenne una terribile prigione, soprattutto per prigionieri politici: nel 1793, il Castello contava ben 52 prigionieri politici, ammassati in una prigione ricavata in una vecchia cisterna detta "la Fossa". Le condizioni della prigione vennero descritte nelle sue Memorie da Guglielmo Pepe, che vi fu rinchiuso dal 1802 al 1803. Nel 1844 il re Ferdinando II, dopo averlo ispezionato, decise di chiudere la prigione. Durante le "grandi" guerre venne adibito a punto di avvistamento militare e, per un breve periodo, ha ospitato anche una telegrafica. Per quasi un secolo è rimasto abbandonato al suo destino, minacciando di crollare da un momento all'altro. Ma l'intervento dei mesi scorsi, predisposto dal Comune di Favignana grazie ad un finanziamento dell'Unione Europea, ha permesso di salvare l'antica fortezza, facendola finalmente rinascere. Dopo anni di degrado ed abbandono il Castello di Punta Troia è stato finalmente restaurato ed oggi ospita un MUSEO DELLE CARCERI e un OSSERVATORIO della FOCA MONACA dell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi. La struttura è stata inoltre dotata di spazi (interni ed esterni) da destinare ad attività congressuali ed eventi, attrezzati con supporti tecnologici audio-visivi. L'obiettivo è quello di trasformare l'antica fortezza in un centro culturale nel cuore del Mediterraneo, in grado di ospitare eventi e manifestazione di livello nazionale ed internazionale.
Fonte: http://www.welcometo...Inserito da Alfredo Petralia
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