A Cammarata le feste dei Crocifissi sono tre. Si inizia la prima domenica di Maggio con il Crocifisso di Sant' Antonio detto "Crocifisso di' Tuvagli " che si venera nella chiesa di San Domenico. Viene portato in processione sopra un fercolo addobbato con fiori di rosa, di zagara, di tutte le primizie di stagione (fave, spighe, ciliegie) quasi a propiziare una stagione di abbondanti raccolti. Durante il percorso i fedeli per devozione offrono delle asciugamani le cosiddette tovaglie, possibilmente di lino ricamato, che vengono appese ai lati del crocifisso.
L'ultima domenica di Maggio è la festa più del "SS. Crocifisso degli Angeli" venerato nella chiesa di san Vito. Il crocifisso è così denominato per via di alcuni angioletti che coronano la croce. In suo onore si svolge "la cavalcata" organizzata dal Paliante, personaggio principale della manifestazione, che è di solito una persona o una famiglia che ha ricevuto una particolare grazia. Il venerdì si svolge la processione del crocifisso collocato in un artistico fercolo ligneo che attraversa le viuzze del centro storico. La domenica, la mattina si celebra la messa solenne, nel pomeriggio e fino a tarda serata si svolge la tradizionale cavalcata attraverso le vie dei due paesi ed i fuochi d'artificio. A settembre la festa è dedicate quella del "Crocifisso della Pioggia". La festa del "Crocifisso della Pioggia" detto anche U crucifissu du' Venniri, si venera nella chiesa dell'Annunziata la prima domenica di settembre. L'immagine e l'appellativo ha una singolare storia: Nel 1751, alcuni fedeli di Burgio avendo fatto realizzare a Palermo questa immagine del Crocifisso per la loro chiesa parrocchiale, giunti in paese, un violento temporale li costrinse a rifugiarsi nella chiesetta dell'Annunziata. Quando la pioggia cessò, si apprestarono a riprendere il cammino, ma appena il crocifisso fù di nuovo fuori, la pioggia riprese. I tentativi di ripartire furono diversi ma ogni volta la pioggia riprendeva. Allora si comprese che questo fenomeno era un segno divino e quel Crocifisso doveva rimanere in quella chiesa di Cammarata. I burgitani si rassegnarono, chiesero alle suore il compenso in denaro in modo da far scolpire un'altra statua per il loro paese, lo collocarono nell'altare maggiore della chiesa dell'Annunziata dove da allora viene venerato. Invocato dai fedeli specie nei periodi di siccità ha sempre elargito grazie e benedizioni esaudendo i bisogni terreni dell'uomo.
Inserito da Alfredo Petralia
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